SVILUPPO ECONOMICO E IMPRENDITORIALE. Lo sviluppo economico è probabilmente il più sentito e delicato da parte dei nostri concittadini all’estero, la possibilità degli Italiani di sviluppare piccola e media imprenditoria come cittadini riuscendo ad attingere ai fondi messi a disposizione dalle regioni vs UE vs stato per lo sviluppo della impresa Italiana su territorio straniero. Il potenziamento di questo settore dovrebbe essere la “pietra miliare” per lo sviluppo stesso e consequenziale della linea politica del partito, per avere ripercussioni non soltanto all’estero ma soprattutto dentro i confini nazionali con una spesa sicuramente irrisoria rispetto ai risultati ottenibili.
RETE CONSOLARE: PIÙ RISORSE, MENO BUROCRAZIA. La Rete consolare è il biglietto da visita dell’Italia nel mondo. È necessario trovare una soluzione garantendo a ciascun consolato un numero di dipendenti adeguato a garantirne l’efficienza. Coloro che hanno governato gli ultimi 20 anni ci hanno lasciato in una situazione caotica e insopportabile. Attualmente per il rilascio di un passaporto o il riconoscimento di una cittadinanza ci vogliono anni di attesa e innumerevoli documenti. È necessario un progressivo aumento di fondi che lo Stato stanzia per rafforzare gli uffici consolari e aumentare le persone che lavorano nei consolati. Questo importo rappresenta solo lo 0,0019% della spesa pubblica italiana, cioè è perfettamente fattibile.
ASSISTENZA SANITARIA IN ITALIA. Garantire ai residenti italiani all’estero cure mediche quando rientrano temporaneamente in Italia. I cittadini italiani devono avere libero accesso al sistema sanitario in Italia anche se la loro residenza è all’estero.
LINGUA E CULTURA ITALIANA. La diffusione della lingua e della cultura italiana è uno degli strumenti più efficaci per rafforzare e promuovere la presenza dell’Italia nel mondo. Assegnare più fondi a questo settore si trasformerà in benefici concreti per l’Italia. La promozione della lingua deve essere completa, questo servirà a rafforzare i legami con l’Italia. E’ inoltre fondamentale promuovere lo studio della lingua italiana anche nelle scuole pubbliche estere.
CAMERE DI COMMERCIO. Valorizzare e rafforzare le Camere di commercio italiane all’estero, attraverso l’aumento dei fondi e la riforma dei regolamenti che regolano il sistema, per garantire e proteggere il Nostro Made In Italy, e garantire la presenza economica dell’Italia nel mondo.
RIAPERTURA DEI CONSOLATI E RICOLLOCAZIONE DEL PERSONALE. In merito alla necessità di rafforzare la rete consolare, è necessario riaprire i consolati che sono stati chiusi negli ultimi anni in quelle aree con bassa percentuale di italiani ma importanti strategicamente per sviluppi commerciali.
CITTADINANZA ITALIANA. no alla tassa, sì alla parità di genere nella trasmissione della cittadinanza. Eliminare la tassa sulla cittadinanza: la legge italiana stabilisce che è cittadino per nascita il figlio di un cittadino italiano. Il pagamento di una tassa di 300 euro, per ottenere il riconoscimento di un diritto, è totalmente incostituzionale. In uno stato di diritto, è richiesta una tariffa per la prestazione di un servizio, non per il riconoscimento di un diritto; farlo significa trasformare il nostro stato in un sistema plutocratico, perché solo la persona che ha soldi può vedere riconosciuto il proprio diritto. Lo Stato italiano, in quanto tale, deve garantire i servizi consolari. Parità di genere: eliminare la discriminazione ingiusta che pesa ancora sulle donne. Molti figli di madri italiane, nati prima del 1948 (e quindi tutti i loro discendenti) non possono accedere alla cittadinanza italiana oggi, a causa di una legge antiquata e discriminatoria delle donne che deve essere modificata.
PROMUOVERE L’UNIVERSITÀ E LO SCAMBIO SCIENTIFICO In un mondo globalizzato, l’Italia deve promuovere ulteriormente la sua eccellente offerta universitaria, promuovere un sistema di borse di studio per giovani di origine italiana da formare in Italia e promuovere la cooperazione scientifica con ricercatori di origine italiana.
ELIMINARE L’IMU. Gli italiani che vivono all’estero, oggi pagano la tassa IMU e altre tasse fantasma sulla loro casa in Italia, per il fatto che non è considerata “prima abitazione”, una discriminazione ingiusta che deve essere rimediata. E allo stesso tempo sono penalizzati sull’accesso ai mutui bancari per l’acquisto di un immobile sul territorio Italiano.